Percorrendo le dolci colline moreniche, tra l’alternarsi di boscosi versanti e paesaggi curati ed ordinati, tra frutteti e vigneti gradevolmente declinanti nella pianura padana che si estende alla base delle colline, il Ristorante “Olfino” vale senz’altro una sosta. Una sosta intelligente e davvero interessante, una pausa di riflessione all’insegna di tradizioni culinarie che si perdono nel tempo e che pure sono arricchite dalla capacità, dall’esperienza e da una costante e meticolosa ricerca di eccellenza.
Il Ristorante “Olfino” si trova –appunto– ad Olfino, nel comune di Monzambano, lungo la strada tra Peschiera del Garda e Volta Mantovana. A prima vista è una trattoria tipica, davvero deliziosa, rilassante e di grande suggestione, assolutamente votata allo slow-food, con un piacevolissimo giardino estivo (ed un grande camino in cucina, per non lasciare nulla al caso). Ma non è “solo” questo. La cordialità, la gentilezza e la grande competenza dei fratelli Alberto e Federica e della mamma ed eccellente cuoca Eugenia fanno davvero la differenza nella conduzione di questa attività nata nei primi anni Venti: quattro generazioni di una cucina di grande livello, facendo sentire “a casa” i propri ospiti.
Un’oculata scelta di antipasti, attenta alla tradizione ma anche alle tendenze e indicazioni di oggi, propone il “luccio in salsa con polenta”, uno splendido “lardo con polenta”, un insolito quanto particolare “salame e gorgonzola con polenta”… per tacere la notevole e speciale varietà di salumi casalinghi.
Con sentito orgoglio Alberto mette in evidenza i primi di pasta fatta in casa, autentico atout del Ristorante, che derivano direttamente dalle sapienti mani di mamma Eugenia che li prepara con attenzione, competenza e amore.
Il camino è sempre ardente per consentire la preparazione di carne alla brace: dalla costata a diversi tipi di tagliate, dalla “fiorentina” al pollo, famosa specialità della zona.
Come dimenticare i saporitissimi arrosti o la tenera faraona? E, tra le portate di pesce, il “baccalà con polenta”, la “trota alla griglia”, il “trancio di salmone alla brace”…
In inverno c’è anche uno spettacolare bollito misto (manzo, lingua e cotechino) con una salsa di origine veronese chiamata pearà composta da pane raffermo, midollo o burro e olio, formaggio e pepe, il tutto cotto lentamente con il brodo.
Una grande varietà di formaggi, serviti con mostarda, con miele o con aceto balsamico, ci accompagna verso i dolci.
I dolci? Beh, i dolci… Tutti originali e caserecci, e naturalmente spettacolari, dal tiramisù – con un’interessante variante al cocco – al “dolce della nonna”, da squisite “mousse” a diverse crostate con marmellate varie…
Per quanto riguarda i vini, Alberto serve giustamente ai suoi commensali i rinomati vini della zona, merlot, cabernet e chardonnay frizzante, oltre a svariate etichette nazionali di grande levatura.
Si diceva che «il Ristorante “Olfino” vale senz’altro una sosta». Sarà la prima di molte e molte altre… impossibile non ritornarci.
“ Gli animali si nutrono, l'uomo mangia, e solo l'uomo intelligente sa mangiare. „
Anthelme Brillat-Savarin
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